ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DELLE SCHEDE TERMINOLOGICHE – LM94
BREVE INTRODUZIONE AL LAVORO TERMINOGRAFICO – CHE COS’È UN GLOSSARIO TERMINOLOGICO??
Un glossario terminologico rappresenta una raccolta ragionata dei termini in uso in una lingua di specialità. Esso comprende tutti i termini in uso in un dominio specifico, ordinati in ordine alfabetico (o talvolta per categorie concettuali o relazioni logiche/ontologiche), e presenta per ogni termine une scheda terminologica, redatta secondo criteri rigorosi, che ha il compito di offrire ai fruitori del repertorio una descrizione precisa ed esaustiva del termine considerato, tanto dal punto di vista linguistico (attraverso l’analisi dell’informazione linguistica-categoria grammaticale, e dei rapporti di sinonimia, antonimia…) che dal punto di vista concettuale (presenza di una definizione, di una nota enciclopedica…). L’ordine delle schede all’interno del glossario può essere convenzionale (alfabetico) oppure onomasiologico (riproducendo la segmentazione del dominio in sottodomini ad esempio). Ogni concetto (e relativa denominazione) corrisponde ad una diversa scheda di analisi terminologica.
COSA DEVE FARE LO STUDENTE?
La redazione di cinque schede per ogni lingua per il progetto ECO-FIN del CERTEM è obbligatoria per tutti gli studenti che vogliano terminare il loro corso di studi (Laurea Magistrale LM94). Il dominio prescelto in questo caso è il linguaggio economico-fnanziario.
Lo studente deve:
- compilare cinque schede in ciascuna delle lingue straniere di studio e in lingua italiana. Le schede saranno assegnate, corrette e approvate dai responsabili coordinatori del progetto. (cfr. elenco a seguire);
- caricare le schede nel database direttamente accessibile on-line sul sito CERTEM una volta approvate dai coordinatori;
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- consegnare in segreteria una copia cartacea delle schede insieme alla stampa delle fonti consultate, una volta che queste saranno approvate dai singoli coordinatori.
Le scadenze sono le stesse della tesi di laurea.
DOVE REPERIRE IL MATERIALE
Una volta ricevuti i concetti, gli studenti possono cominciare le loro ricerche per la compilazione delle schede. Lo studente deve prima di tutto individuare il termine in lingua straniera che si riferisce al concetto assegnatogli e a seguire procederà con la compilazione della scheda. Si ricorda che le schede nelle diverse lingue devono sempre fare riferimento allo stesso concetto.
Si consiglia di consultare sempre glossari e testi specializzati, alcuni dei quali disponibili presso la biblioteca di Ateneo.
SITI INTERNET DI RIFERIMENTO PER LA RICERCA TERMINOLOGICA (MULTILINGUE)
LA SCHEDA TERMINOLOGICA
Prima di procedere all’elaborazione della scheda terminologica, si consiglia di consultare il compendio relativo al lavoro terminografico e disponibile alla pagina: http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=26.
Secondo la norma ISO 1087, una scheda terminologica è un insieme strutturato di dati terminologici che si riferiscono ad un concetto3 . Un dato terminologico deve sempre riferirsi ad un concetto o ad una designazione e viene descritto all’interno dei campi che compongono la scheda terminologica. La scheda quindi ha come obiettivo quello di fornire un ritratto il più possibile completo del concetto oggetto della scheda dal punto di vista linguistico e dal punto di vista nozionale. La nostra scheda terminologica è composta dai seguenti campi:
- LEMMA: (Campo obbligatorio)
-
il lemma rappresenta la designazione del concetto oggetto della scheda terminologica, ovvero il termine. Deve sempre essere inserito con l’iniziale minuscola, fatto salvo i sostantivi in lingua tedesca e non deve mai essere seguito dall’indicazione della fonte.
- ETICHETTA DI DOMINIO: (Campo obbligatorio)
- Stabilisce l’appartenenza ad un dominio specifico. Nel glossario enologico, dovete indicare EN.
- ETICHETTA GRAMMATICALE:(Campo obbligatorio)
- In questo campo, si devono indicare le informazioni grammaticali relative al termine, ad esempio sostantivo, verbo, etc
Italiano:
s. = sostantivo (comprende sostantivi semplici e polirematiche)
v. = verbo
agg. = aggettivo
Francese
subst. = substantif (vedi nota lingua italiana)
verbe
adj. = adjectif
Tedesco
Adj. (Esempio: (anä|misch) Adj.
der + Genitivform + Pluralform (Esempio: (Wein) der; -[e]s, -e
die + Pluralform (Esempio: (Traube) die; -, -n
das + Genitivform + Pluralform (Esempio: (Al|bu|min)das; -s, -e
subst. Inf. von ..., (Esempio: (Abbeeren)subst. Inf. von abbeeren.
sw.V tr. (Esempio: (pan|schen) sw. V. tr.; hat
st.V intr.
Spagnolo
sm= sustantivo masculino (vedi nota lingua italiana)
sf= sustantivo femenino (vedi nota lingua italiana)
verbo
adj. = adjetivo
Russo
Существительное сущ.
Мужской род м.р.
Женский род ж.р.
Средний род ср.р.
Единственное число ед.ч.
Множественное число мн.ч.
Глагол гл.
Совершеный вид сов. в.
Несовершенный вид несов. в.
Прилагательное прил.
- DEFINIZIONE: (Campo obbligatorio)
- Secondo la norma ISO 1087, una definizione è un enunciato che definisce il concetto e che permette di differenziarlo da altri concetti nell’ambito di un sistema concettuale4
. La definizione deve essere precisa, concisa e chiara. Il processo definitorio, sia esso terminologico o terminografico, deve basarsi sull'analisi concettuale. Sia per i terminologi sia per i terminografi definire significa descrivere, delimitare e distinguere i concetti. Le loro definizioni creano classificazioni, gerarchie e strutture5
. (de Bessé 1997:66).
Compilazione delle definizioni terminologiche
La definizione terminologica rappresenta il fulcro della scheda e dell’analisi terminografica; si tratta di una parafrasi sinonimica del termine analizzato, il più possibile concisa e coerente, che presenti i tratti concettuali distintivi del termine all’interno del dominio di appartenenza. La definizione terminografica è quindi per sua stessa essenza una definizione differenziale, focalizzata sul modello genus et differentia aristotelico; essa deve tendere a determinare in maniera univoca il concetto espresso dal termine analizzato.
La definizione terminografica differisce sensibilmente sia dalla definizione enciclopedica (sovrabbondante in tratti aggiuntivi), sia dalla definizione lessicografica (spesso basata su presupposti intralinguistici, quali l’appartenenza ad un data famiglia derivazionale o i rapporti di sinonimia e antonimia. La definizione lessicografica è infatti per definizione una definizione di parole, mentre la definizione terminografica è piuttosto centrata sulla nozione e sul referente). I criteri fondamentali per l’elaborazione di una corretta definizione terminografica possono essere così riassunti :
- Omogeneità : la definizione deve essere introdotta da un termine della medesima categoria grammaticale dell’entrata, in modo da poter essere sostituita al termine oggetto della scheda in qualsiasi contesto sintattico:
- Es. amperometro: strumento che permette di misurare la quantità di ossigeno…
- Non-circolarità: la definizione non deve rinviare ad un altro termine che rinvii poi al primo, secondo circoli viziosi che frequentemente sono presenti nel testo lessicografico (es: boxare: praticare la boxe e boxe: arte di boxare)
- Economia: la definizione terminografica evita qualsiasi sviluppo enciclopedico, limitandosi ai tratti concettuali distintivi del termine analizzato.
Cercate di consultare dizionari, glossari specialistici, sia cartacei che in rete. Evitate la sola consultazione di Wikipedia, fondamentale strumento di ricerca, ma non sempre affidabile. Quindi verificate sempre i contenuti. Nel caso sul portale sia già disponibile la scheda del termine in italiano o in un’altra lingua a voi conosciuta, analizzatela per vedere se quanto avete trovato in lingua coincida a livello concettuale.
- NOTA:(Campo obbligatorio)
- Secono la norma ISO 1087, una nota è un enunciato che fornisce informazioni supplementari concernenti una parte qualunque di una scheda terminologica6
. In questo campo sono inserite tutte le informazioni importanti a livello nozionale che facilitino la comprensione del concetto. Le informazioni enciclopediche devono essere strettamente relative all’entrata e scelte con criteri oggettivi che aiutino l’utente della scheda nella comprensione del concetto e delle sue relazioni con le altre entrate.Si consiglia agli studenti di rielaborare le fonti, cercando di ottenere delle note coese, concise e non ripetitive. Evitate semplici copia e incolla.
- CONTESTO: (Campo obbligatorio)
- Secondo la norma ISO 1087, il contesto è un testo in cui si trova il termine in questione7
. Esso rappresenta un esempio di come viene utilizzato il termine nel discorso specialistico. Non deve aggiungere informazioni nozionali relative al concetto, ma rappresentare l’uso del termine nel discorso. Il contesto deve fare riferimento al dominio del vino e deve essere rappresentato da un enunciato di senso compiuto e deve essere sintatticamente completo. Il termine oggetto della scheda deve essere evidenziato in grassetto.
- TRASCRIZIONE FONETICA: (Campo obbligatorio)
- la trascrizione deve essere fatta in IPA
Per la lingua italiana potete consultare il Grande Dizionario Italiano dell’Uso (Tullio De Mauro)
Per la lingua francese, potete consultare il TLF in Rete (http://atilf.atilf.fr) o un dizionario generale (Robert o Larousse)
Per la lingua tedesca, potete consultare il DUDEN, Das Aussprachewörterbuch, Unerlässlich für die richtige Aussprache, Band 6, 2005. Consultare l’ultima edizione.
Per la lingua spagnola, potete consultare il Laura Tam (HOEPLI).
- SINONIMI/ANTONIMI: (Campo opzionale)
- La norma ISO 1087, definisce la sinonimia come la relazione tra designazioni in un’unica lingua che rappresentino un solo concetto. Per approfondire, il concetto di relazione sinonimica si consiglia la lettura di:
In questo campo vanno inseriti eventuali sinonimi e/o antonimi del lemma, che siano attinenti al dominio del vino. I sinonimi che si riferiscono alla lingua comune non devono essere citati. Per approfondire la differenza tra lingua comune e lingua di specialità, consultate il compendio alla pagina:
http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=13;
- ABBREVIAZIONI: (Campo opzionale)
- Secondo la norma ISO 1087, l’abbreviazione è un termine semplice abbreviato che risulta dall’eliminazione di una parte delle lettere che lo compongono8
. Vanno inserite solo nel casoin cui siano attestate ufficialmente.
- ETIMOLOGIA: (Campo opzionale)
- Definisce l’origine storica del lemma. L’informazione etimologica deve essere ridotta alla menzione della data di prima attestazione e all’etimo. Nel caso di termini complessi, Si consiglia di focalizzare la ricerca sull’intero termine e non sulle singole componenti.
Per la lingua italiana, potete consultare un dizionario generale (DISC, Zingarelli o altri) o – meglio – un dizionario etimologico come il DELI – Dizionario Etimologico della Lingua Italiana (M. Cortelazzo, P. Zolli)
Per la lingua francese, potete consultare il TLF in Rete (http://atilf.atilf.fr) sintetizzando le informazioni in esso presenti o un dizionario generale (Robert o Larousse)
Per la lingua tedesca, non utilizzare dizionari etimologici, è sufficiente consultare:
DUDEN Deutsches Universalwörterbuch
© Duden - Deutsches Universalwörterbuch, 5. Aufl. Mannheim 2003 [CD-ROM].
WAHRIG, Deutsches Wörterbuch,Gütersloh/München: Wissen Media 2002.
Per la lingua spagnola, potete consultare il Diccionario de la Real Academia Española (http://www.rae.es) o un dizionario generale.
- ETICHETTA DI PAESE: (Campo opzionale)
- Indica a quale paese appartiene un’eventuale variante geografica di un termine.
- ENTE: (Campo obbligatorio)
- Università degli Studi di Genova, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Corso di Laurea in Teorie e Tecniche della Mediazione Interlinguistica.
- DATA DI ELABORAZIONE DELLA SCHEDA: (Campo obbligatorio)
- Corrisponde alla data di inserimento della scheda.
- AUTORE: (Campo obbligatorio)
- Nome e cognome (in quest’ordine).
- FONTI:(Campo obbligatorio)
- Questo campo si riempie automaticamente. Infatti, le fonti vengono inserite campo per campo. Ricordate che per le fonti tratte da Internet dovrete trascrivere l’indirizzo preciso da dove avete preso le informazioni, e per le fonti cartacee dovrete ricordarvi di segnare la pagina che avete consultato, titolo dell’opera, anno di stampa.
PROBLEMATICHE LEGATE ALL’ELABORAZIONE DI REPERTORI TERMINOGRAFICI
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Molti errori ricorrenti – che possono poi penalizzare la fruizione del glossario - si focalizzano sulla menzione dei sinonimi. Ricordiamo che la sinonimia totale è molto rara, sia nella lingua naturale che – a maggior ragione – nelle terminologie di specialità, nelle quali si tende ad evitare ogni tipo di possibile ambiguità per assicurare una comunicazione il più possibile chiara ed economica. Molto spesso, i termini menzionati come sinonimi sono in realtà parasinonimi dell’entrata, o ancora iperonimi o iponimi, come nell’esempio che segue, tratto da una scheda relativa al termine negozio giuridico (che riproduco con il mio commento):
Sinonimi/Varianti |
Contratto, affare, operazione commerciale, accordo giuridico, testamento, matrimonio
N.d.R. (cons. 23/05/07)
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In questo caso, è bene selezionare con molta severità le fonti consultate per la compilazione di questo campo: da evitare dizionari di lingua generali, e dizionari dei sinonimi e contrari (che soffrono della… sindrome da horror vacui, come direbbe Pierre Lerat, e sono in qualche misura obbligati a segnalare sinonimi). Preferibili dizionari tecnici (che tuttavia peccano talvolta di generosità in questo ambito) e glossari.
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. Un campo che pone particolare difficoltà è inoltre quello della definizione. Ricordiamo che la definizione è il fulcro della scheda terminologica, la parte nella quale maggiormente si esplica il concetto oggetto di analisi. La definizione terminologica, a differenza di quella lessicografica, è centrata maggiormente sul concetto (rispettando quindi l’approccio onomasiologico tipico della nostra disciplina); al tempo stesso e a differenza della definizione enciclopedica, dove il concetto cui il termine rinvia è abbondantemente descritto nel dettaglio, la definizione terminologica si vuole breve e concisa, contenendo soltanto i tratti essenziali del definito a livello concettuale. Per questo motivo, è sempre bene selezionare le informazioni realmente essenziali per distinguere il concetto oggetto della scheda all’interno del dominio di riferimento (per definirlo nel senso etimologico del termine, ossia per porre frontiere precise tra quel termine e gli altri del medesimo dominio). Tutte le informazioni aggiuntive possono utilmente trovare collocazione nella nota tecnica. Si prenda come esempio il seguente, tratto da una scheda relativa al termine matrimonio nullo:
Definizione |
Matrimonio che, anche se formalmente celebrato, risulta invalido, per mancanza di uno dei requisiti necessari o in presenza di impedimenti che hanno reso nulla la manifestazione del consenso. Può essere dichiarato nullo sia il matrimonio civile che quello concordatario e dalla dichiarazione di nullità discende l’inefficacia del matrimonio dalla sua origine.
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3. Il problema della selezione delle informazioni costituisce infine uno degli scogli maggiori in questo genere di attività; la selezione deve essere operata:
- a livello quantitativo – la scheda terminologica è normalmente un testo molto breve e conciso, in ragione di criteri di leggibilità e fruibilità del repertorio (un traduttore e/o un interprete hanno necessità di consultare rapidamente le loro fonti).
- a livello qualitativo: è necessario che ogni campo della scheda sia compilato in maniera pertinente (ogni campo veicola informazioni anche molto diverse). Bisogna inoltre prestare particolare attenzione alle fonti utilizzate, soprattutto alle informazioni tratte dalla Rete. L’uso della Rete non costituisce in sé un problema, dal momento che internet è considerata la più grande banca dati del mondo e – ciò che più conta – la più facile e rapida da consultare. Attenzione tuttavia all’affidabilità delle fonti in Rete: è possibile che alcuni sinonimi ad esempio compaiono solo nel sito di un particolare studio legale, o che alcuni equivalenti o sinonimi di equivalenti compaiono in testi tradotti sul Web, o in pagine redatte sì in lingua straniera, ma provenienti da autori italiani (e a quel punto il calco potrebbe sempre essere un rischio). È necessario quindi adottare un criterio di ricerca incrociata con le fonti cartacee, e prestare sempre la massima attenzione agli autori delle pagine web consultate (Si tratta di un sito personale? Promozionale? Le informazioni sono tradotte? L’autore del sito è un organismo/ente ufficiale? In questo caso, ci sono meno possibilità di selezionare informazioni inattendibili… dico “meno” perché penso che molti di voi ricordino una traduzione in inglese di qualche anno fa di un sito ministeriale in cui Letizia Moratti diventava Joy Moratti…).
Link utili per approfondire:
Per approfondimenti sulla scheda terminologica, consultate la pagina del compendio:
http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=30;
Una volta compilata la scheda, si consiglia la lettura del capitolo “La fase finale” del compendio,
http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=31 dove troverete indicazioni utili su :
- la convalida delle schede:
http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=32;
- il trattamento dei concetti in altri database terminologici:
http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=33;
Inoltre, consigliamo di leggere con attenzione il capitolo dedicato agli errori più comuni in cui si può incorrere nella redazione di una scheda terminologica:
http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=35) e a problemi formali (
http://www.farum.it/intro_terminologia/ezine_articles.php?art_id=36).
Bibliografia e sitografia di riferimento
COORDINATORI E PROCEDURE DA SEGUIRE
L'assegnazione delle schede viene effettuata come segue:
per tutte le lingue: contattare micaela.rossi@unige.it
La correzione delle schede viene effettuata come segue:
IT contattare Prof.ssa Micaela Rossi
FR contattare Prof.ssa Micaela Rossi
ENG contattare Prof.ssa Ilaria Rizzato
DE contattare Prof. Joachim Gerdes
ESP contattare Prof.ssa Mara Morelli
RU contattare Prof.ssa Dina Kotelnikova (dinakotelnikova@gmail.com)
Per urgenze, contattare
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