SIMURG
ERP (European Recovery Program)
FI
s.m.
Piano di sostegno alla ricostruzione europea varato dal governo degli Stati Uniti nel 1948.1
All’interno della strategia definita nel piano Marshall, gli Stati Uniti misero in atto una serie di provvedimenti volti a rilanciare l’economia europea e a favorirne il reinserimento nel sistema degli scambi internazionali. Il decreto istitutivo dell’ERP fu firmato dal presidente H.S. Truman il 3 aprile 1948. Alla direzione del programma fu designato A. Harriman, uno dei principali fautori della politica di sostegno all’Europa già durante l’amministrazione Roosevelt. Con l’erogazione di finanziamenti per un ammontare complessivo di 17 miliardi di dollari, il programma favorì il rilancio delle economie europee, e in particolare di quella della Germania occidentale, permettendo ai governi di questi Paesi di ammorbidire le politiche di austerità imposte alle popolazioni. Attraverso l’ERP, i Paesi dell’Europa occidentale ebbero a disposizione fondi con i quali poter acquistare materie prime e combustibili, ma anche macchinari e prodotti industriali. La necessità di istituire un meccanismo di coordinamento tra gli Stati beneficiari degli aiuti portò all’istituzione dell’Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica, la quale ebbe un ruolo importante nel porre le basi per il futuro processo di integrazione tra i Paesi dell’Europa occidentale.2
Termini correlati: ND
Concetti correlati: OECE, Paesi dell’Europa occidentale, piano Marshall, Stati Uniti
“A qualunque latitudine, quando si verificano situazioni di emergenza, è abituale ricorrere a questo luogo comune del lessico politico: «Qui ci vorrebbe un piano Marshall». Era dunque immaginabile il ricorso alla mitologia dello European Recovery Program (Erp) anche nell’attuale situazione."3
[ˈpjano ˈmarʃal]
Piano Marshall
IT
Università degli Studi di Genova
Miriam Pastorino