innesto a zufolo

Lemma

innesto a zufolo

Etichetta di dominio

EN

Etichetta grammaticale

s.

Definizione

Metodo agronomico di moltiplicazione che si realizza mediante l'estrazione di un anello di corteccia con alcune gemme da un ramo delicato e flessibile [...], che costituisce il nesto e che viene inserito al posto di un anello di corteccia dello stesso diametro che è stato asportato a un ramo del portainnesto.1

Nota

La pratica dell'innesto consiste nell'unione delle parti di due piante, in modo tale che si saldino consentendo loro una crescita come se si trattasse di un'unica pianta. La pianta che fornisce l'apparato radicale viene chiamata portainnesto, la parte dell'altra pianta che andrà a costituire la chioma del nuovo soggetto viene chiamata marza. Nell'innesto si uniscono portainnesto e marza in modo che i tessuti cambiali combacino perfettamente, in quanto questi sono in grado ci cicatrizzare le ferite ripristinando la circolazione della linfa. Affinchè la saldatura tra i tessuti dei due soggetti sia duratura nel tempo, e non si abbiano dei rigetti, occorre che vi sia affinità tra portainnesto e marza. Normalmente piante della stessa specie sono affini. Normalmente si distinguono due grandi categorie di innesti, quelli a marza e quelli a gemma.
Negli innesti a marza si utilizza una porzione di ramo della varietà che si vuole riprodurre, mentre in quelli a gemma si utilizza solo una gemma con una porzione di corteccia.2

Contesto

L'innesto a zufolo si pratica sia sulla vite che sul fico, l'olivo e il noce. Si interviene nella stagione estiva tra maggio e giugno stando attenti che le piante quando si innesta siano "in succhio". Si asporta un cilindro di corteccia dal ramo con una gemma (occhio) da una pianta madre di vite che sarà innestata sul selvatico. Poi dobbiamo intervenire sul selvatico dove asportiamo sul tralcio, che ospiterà la gemma della varietà che vogliamo propagare, una parte di corteccia lasciando un lembo. Infine poggiamo l'anello di corteccia con la gemma (occhio) sul selvatico e lo leghiamo. Facile vero? 3

Trascrizione fonetica

[innèsto 'a 'tsùfolo]4

Sinonimi e Antonimi

innesto ad anello5, innesto a flauto6

Abbreviazioni
ND
Etimologia

Dal v. il dev. innesto cui corrisponde il lat.insitiōne (m) (sempre dal v.insěrere)
da un lat. parl. Sufolāre, var.imitativa,rafforzata da z-, di sifilāre, var.rustica di sibilāre 7

Etichetta di paese
ND
Ente

Università degli Studi di Genova, Facoltà di Lingue e Letterature straniere, Corso di Laurea in "Teorie e tecniche della mediazione interlinguistica".

Data della scheda
sab 22 ott 2011 12:56:30 CEST
Autore

Erika Dusnasco

Fonti

7 : Manlio Cortellazzo, Paolo Zolli, DELI "Dizionario etimologico della lingua italiana", Bologna, Zanichelli, 2003,

6 : Giammaria Venturi, «Trattato degli innesti», 1816, google.books, 12/07/2011,

5 : «Il recupero produttivo dei castagneti», MONTEFELTRO LEADER, 07/09/2011,

4 : «Dizionario italiano multimediale d'ortografia e di pronunzia», Rai DOP, 12/07/2011,

3 : Antonio Bruno, «Medici della terra? No, Grazie! Possibile che quest'agricoltura malata non si rivolga al dottore?», 31/03/2010, vini e sapori.net, 03/09/2011,

2 : «Innesto», 2008, Pomologia italiana, 12/07/2011,

1 : CSA Centro Studi Aziendali, «“La coltivazione delle aree forestali e il mantenimento dell’ambiente”.LE OPERAZIONI DI INNESTO DEL CASTAGNO», /i:i], 10/07/2011,

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