SIMURG
internodo
EN
s.m.
Parte del tralcio della vite compresa tra due nodi consecutivi. 1
Gli internodi hanno sezione circolare o ellissoidale e una lunghezza variabile. I primi due internodi prossimali del tralcio, che si inseriscono sul legno dell’anno precedente, sono molto raccorciati, quasi non percettibili come tali, allargati a formare la “corona”. Seguono quindi un paio di internodi distesi, ma di lunghezza ridotta, rispetto a quelli successivi. Nelle specie del genere Vitis sottogenere Euvitis le cellule della sezione centrale degli internodi non lignificano e muoiono, formando il cosiddetto midollo centrale. Sui nodi si trovano inserite le foglie e in posizione a esse opposta i grappoli o i viticci, secondo una caratteristica disposizione. Le foglie sono disposte in modo alterno (una per nodo). I grappoli e/o i viticci si trovano a partire dal 2-4 internodo prossimale disteso con sequenza discontinua del tipo 1-1-0-1-1-0. 2
I tralci sono rami di un anno divisi in porzioni di varia lunghezza, chiamate internodi, separate da nodi. 3
Si ipotizza che l’accrescimento dei germogli sia di tipo simpodiale: ogni internodo che via via si forma e si allunga, spinge di lato l’abbozzo del grappolo (o del viticcio) che passa dall’originaria posizione apicale a quella caratteristica laterale, sul nodo. 1
[inter'nodo] 4
Meritallo 2
Dal lat.internodiu(m),comp. di inter "fra" e un deriv. di nodus "nodo". 4
Università degli Studi di Genova - Facoltà di Lingue e letterature straniere - Corso di laurea Teorie e tecniche della mediazione interlinguistica
Francesca Ravera, rivista da Alessio Sanna
1 : http://www.terminologia.it/restricted/index.php?c=22&t=internodio, 07/11/09
2 : Bacchiega D, L’Enciclopedia del Vino, Novara, Boroli, 2007, pag. 379
3 : http://www.winesitaly.it/formazione06.htm, 07/11/09
4 : Grande Dizionario di Italiano, 1998, pag. 1123