SIMURG
Capacità di intendere e volere
JU
Sintagma f.
Capacità di rendersi conto del valore sociale dell’atto che si compie e attidudine della persona a determinarsi in modo autonomo.
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La possibilità per un individuo di comprendere se i propri atti possono contrastare con le prescrizioni di legge o i comportamenti che costituiscono reato o meno (capacità di intendere) e di determinare i propri atti, ossia mettere in atto o meno un comportamento antigiuridico o antisociale (capacità di volere). Si tratta di un concetto giuridico che interessa lo psichiatra forense quando un giudice, disponendo una perizia, richieda di accertare se la consapevolezza e l’intenzionalità dell’imputato fossero abolite o indebolite per vizio totale o parziale di mente.
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Il processo per estorsione aggravata pendente davanti la quarta sezione penale del Tribunale di Catania è stato sospeso dai giudici per "l'incapacità di intendere e volere di [...] fratello del capomafia ergastolano (..).
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Università degli Studi di Genova
Marcella Sanna
1 L. Delpino, Diritto penale - Parte generale, Napoli, Simone, 1998, 122
2 http://www.neurologia.it, /i:i],
3 http://dizionariomedico.it, /i:i],